S. Bartolomeo in San Bartolomeo Val Cavargna

La chiesa di San Bartolomeo dà il nome al comune in cui è sita nel cuore della Val Cavargna e risale con ogni probabilità al XIII secolo. Si trova in posizione più bassa rispetto all’abitato, in località Cavaione. La chiesa fu rinnovata nel corso del Cinquecento e descritta nel 1567 da due visitatori apostolici inviati dall’arcivescovo milanese Carlo Borromeo. Inizialmente la chiesa era a due navate, ma versava in condizioni talmente precarie da indurre Federico Borromeo a ordinarne la ricostruzione nelle forme attuali, operando anche un ampliamento, ripreso nell’Ottocento, con la ricostruzione dell’attuale facciata. La chiesa attuale però è frutto del definitivo rifacimento con spunti neogotici su progetto di Eugenio Frigerio, eseguito fra il 1909 e il 1938. 

Il campanile con pietre a vista risale al 1626. L’interno è ad aula unica, presenta un altar maggiore a marmi policromi del 1710 con L’incoronazione della Vergine fra Santi. La chiesa presenta un breve transetto. Nella parte destra si trova una grande tela con la Sacra Famiglia con San Carlo e un donatore del 1633; nel transetto sinistro si trova S. Antonio in Gloria tra i Ss. Giacomo e Stefano e il committente Giacomo Bari, datato 1652 e firmato dal pittore “Antonius Michael Clodensis”. 

Nella cappella di sinistra si trova un altare acquistato nel 1938 dal Fatebenefratelli di Milano con una tela del XVI secolo con S. Bartolomeo in stile veneto e due statue lignee dei Ss. Rocco e Sebastiano. La cappella di destra presenta un ricco altare in marmi proveniente dalla chiesa di San Vito in Pasquirolo a Milano, con piccola tela settecentesca con la Sacra Famiglia

Lungo le pareti della navata sono collocati alcuni affreschi da case site in località Vora e Sora. A sinistra c’è una Madonna in trono col Bambino tra S. Giovanni Battista e S. Rocco, dipinta fra Quattro e Cinquecento; a destra c’è un S. Antonio che porge il Bambino alla vergine Maria con due donatori del Seicento, oggetto di grande devozione popolare a San Bartolomeo. Sopra l’ingresso principale e nell’abside sono collocate alcune vetrate eseguite da Eugenio Rossi da Cantù nel 1963.